Un 7-2 troppo pesante per il Milano, ma davanti alla formazione biancorossa si è palesato un Pesarofano già pronto ad affrontare il prossimo campionato di serie A grazie ad una rosa imbottita di elementi di altra esperienza e categoria. E’ questa, in estrema sintesi, il film della finalissima di Coppa Italia di serie A2 disputata a Martina Franca questa sera. Milano esce a testa alta perché non ha mai mollato e perché, durante la competizione, ha fatto vedere un buon calcio a 5 rispetto alle altre partecipanti delle Final Eight. Comunque sia bisogna dire grazie ai giocatori e allo staff tecnico che hanno regalato delle grandi emozioni ai tifosi biancorossi, tutti davanti al televisore per vedere l’ultima gara del torneo. E’ emerso, alla fin fine, la fatica di ieri nella sfida contro Prato, terminata ai rigori ad oltranza, e ancor prima il “miracolo” nella vittoria contro un Cisternino che ha una rosa dello stesso lignaggio del Pesarofano. Sau e i suoi ragazzi non hanno nulla su cui recriminare, anche se nel primo tempo i giochi sembravano già fatti per i marchigiani a causa, spesso, degli errori del Milano in certe situazioni di gioco. Ma andiamo al match di Martina Franca. Milano si presenta con Tondi tra i pali, Luciano Mendes ultimo, Alan e Leandrinho laterali e pivot Gargantini. La risposta del Pesarofano di Mister Cafù vede Weber in porta, Tonidandel ultimo, Stringari e Tres laterali e Hector perno offensivo. Milano non parte bene e subito i marchigiani fanno sentire il loro peso. Al 3’42”, infatti, ecco il vantaggio dei canarini. Errore di Esposito che si fa intercettare la palla che permette a Hector di ricevere lo scarico del compagno davanti a Tondi che in uscita non riesce a neutralizzare la conclusione vincente del bomber dei pesaresi. Sau vede i suoi senza idee e chiama al 5’29” il time-out anche perché l’estremo difensore del Pesarofano, Weber, inizia a far possesso palla nella metà campo del Milano e spesso ha licenza di concludere verso la porta milanese senza essere infastidito dallo schieramento biancorosso disposto 2-2. Ma è al 9’39” che Hector fa doppietta. Da rimessa laterale il cannoniere dei canarini si fa trovare libero a pochi passi da Tondi e lo batte per la seconda volta. Milano accusa il colpo e stramazza al suolo all’11’05” quando, appunto, è Weber nel suo possesso palla nella metà campo del Milano decide di tirare centrando la porta avversaria. Il 3-0 è una mazzata per Esposito e compagni che non riescono a reagire come vorrebbero. Mancano le gambe mentre la testa chiede il massimo sforzo per accorciare le distanze che, oltre alle marcature, sembrano siderali per la condizione atletica. Intanto Luciano Mendes si innervosisce e viene ammonito, mentre è Fantecele, al 13’17”, che su conclusione al volo fa un assist involontario a Migliano Minazzoli il quale devia la traiettoria sul palo. Non è giornata. Ancora il binomio Fantecele-Migliano Minazzoli, al 13’58”, per cercare di far qualcosa, ma anche questa volta l’ex giocatore del Real Cornaredo non devia in maniera vincente sotto la porta di Weber. Pesarofano non si fida e allora riprende a giocare come sa. Sau, a sua volta, risponde a 3’13” dal termine della prima frazione di gioco con l’uomo di movimento (Esposito che fa staffetta con Tondi), ma ciò non funziona. Weber sfiora la doppietta dalla sua area, ma non inquadra la porta sguarnita del Milano. Si chiude sul 3-0 un primo tempo che non promette nulla di buono per Milano, apparso già affaticato e quindi poco lucido con alcuni suoi elementi. Neppure la sapiente gestione nei cambi da parte di Mister Sau permette alla sua squadra una ripresa di tutt’altro livello, anche se Milano parte con una buona pressione alta che mette in difficoltà la squadra di Cafù, anche quando Weber si rifà vivo nella metà campo del Milano e la squadra meneghina si schiera 1-2-1. Ma è solo, e purtroppo, un fuoco di paglia. Al 7’10” Hector, dall’angolo, riesce a scaricare nel cuore dell’area del Milano quando arriva come un treno Tres che non sbaglia la deviazione (4-0). Il poker non avvilisce un Milano sempre più scarico e al 9’40” arriva un sussulto di orgoglio con capitan Esposito che riceve da Fantecele che aveva iniziato in solitaria un’azione palla al piede dalla banda sinistra. Lo scarico del brasiliano per il proprio capitano è perfetto e Esposito sigla la rete del momentaneo 1-4. Ma appena emerge la speranza di una rimonta ecco che i biancorossi si riperdono e al 10’19” sbagliano un transizione con Alan che non scarica per tempo in una situazione di 3 vs 2. Allora ne approfitta cinicamente il Pesarofano che ribalta l’azione con Hector che dà il via ad un 2 vs 1 con lo scarico finale a capitan Tonidandel che infila sotto la traversa il nuovo allungo sul 5-1. A questo punto, a 8’59” dal termine, Milano torna con l’uomo di movimento, ma lo fa per poco, non c’è lucidità. Al 14’46” il 6-1 che chiude ogni speranza dei meneghini, quando Lamedica realizza a conclusione di una bella azione corale pesarese. Gargantini, per Milano, rende la pillola meno amara al 15’33”, quando realizza il 2-6 sempre su assist dell’alterno Fantecele, ma poi a 9 secondi dalla sirena Stringari chiude sul definitivo 7-2 che permette al Pesarofano, meritatamente, di vincere la Coppa Italia di A2. Che dire: grazia a tutti i giocatori del Milano per avere regalato tante emozioni ai propri sostenitori che, per la lontananza della manifestazione, non hanno potuto partecipare sugli spalti. Grazie allo staff tecnico e dirigenziale che ci hanno regalato un sogno, quello di disputare, da squadra non favorita, una finale di questo genere. Grazie!
Foto: MILANO C5, la rosa della Finalissima di Coppa Italia (Cassella – Divisione Calcio a 5)
Data | Casa | Lontano | |
---|---|---|---|
Leonardo | 1 - 4 | Mantova | |
Hellas Verona | 3 - 2 | Aosta | |
Arzignano | 1 - 3 | 360 GG | |
Città di Sestu | 0 - 4 | Lecco | |
MILANO | 2 - 5 | Altovicentino | |
Saints Pagnano | 7 - 0 | Monastir Kos |
Pos | Squadra | P | Pts |
---|---|---|---|
1 | ![]() | 20 | 48 |
2 | ![]() | 19 | 46 |
3 | ![]() | 20 | 40 |
4 | ![]() | 19 | 38 |
5 | ![]() | 19 | 34 |
6 | ![]() | 20 | 30 |
7 | ![]() | 19 | 27 |
8 | ![]() | 19 | 25 |
9 | ![]() | 20 | 25 |
10 | ![]() | 19 | 18 |
11 | ![]() | 19 | 14 |
12 | ![]() | 20 | 12 |
13 | ![]() | 19 | 1 |