Per Milano finisce male la supersfida contro Imola. Ne viene fuori un 4 a 2 con tanto rammarico, visto il ko di poche ore prima della capolista Came Dosson in casa del Maran Nursia. Ne approfitta così l’Imola, molto operaio e che ha approfittato delle incertezze dei ragazzi di Mister Danile Sau, regalandosi il primato momentaneo a quota 18 punti. Milano resta a meno tre dal duo di testa, ma con Pesarofano e Maran Nursia che si avvicinano insidiose. Ma andiamo alla gara di Cornaredo. Il Milano schiera Tondi tra i pali, e il quartetto brasiliano composto da Silveira, Menini, Alan e Peruzzi. Risponde Imola del tecnico Vanni Pedrini con Juninho in porta, capitan Vignoli dietro, Revert, Dalle Molle e il cannoniere Marcio. Partono bene i milanesi che pressano a tutto campo mettendo in difficoltà gli avversari. Nei primi tre minuti di gioco, infatti, sono tre le conclusioni dalla distanza di Silveira e Peruzzi, oltre ai tentativi di penetrazione di Alan. Ma al 3’24” è Menini a metterla dentro. Dall’ennesima conclusione dalla distanza di Silveira su azione di calcio d’angolo, la difesa imolese respinge palla davanti alla porta e Menini si fa trovare puntuale a mettere la palla nel sacco. Milano, che sulle ali dell’entusiasmo gioca palla e tenta ancora qualche sortita in avanti, inizia a subire Imola, che non sta a guardare e che pian piano esce dal guscio pressando alto i milanesi. Ne viene fuori un duello del tutto personale tra Revert e Tondi, con il primo che in tre occasioni conclude verso il portiere del Milano, ma con il portiere biancorosso capace di rispondere col piede scongiurando il possibile pareggio. Milano allenta la pressione e Imola, con capitan Vignoli in testa, si riorganizza nel gioco. Il pari però giunge da un pasticcio in fase di uscita difensiva dei biancorossi. La palla rimane davanti alla propria area e nel tentativo di scaricare la sfera da parte di Silveira ecco che sulla traiettoria passa Luca Peverini che fa un assist involontario a Revert che triangola con Lopez Escobar e libero, senza Tondi, deposita in rete senza affanni (1-1). Ancora Revert mette paura a Milano con una bella e potente conclusione che scheggia la traversa (10’35”) e dall’altra parte con Monti (11’45”) che scarica sul secondo palo per Esposito che è in ritardo con l’appuntamento col gol. Nella seconda parte del primo tempo la sfida si smorza, con tanti errori di impostazione da entrambe le parti che vedono Milano tentare l’affondo e l’Imola chiudersi bene in fase difensiva. Con il risultato in perfetta parità si riapre quindi il secondo tempo. E si riapre bene per Milano che al minuti 1’57” ritorna avanti su autorete di Vignoli nel tentativo di chiudere una conclusione-imbucata di Silveira. Silveira che verrà ammonito poco dopo per proteste , ma che conferma come Milano voglia chiudere subito il match. Alan al 3’40” a botta sicura si vede respingere la sfera a lato e lo stesso giocatore al 3’52” deposita a lato col piatto su uscita di Juninho. Milano sembra pronto al raddoppio, ma nell’aria qualcosa cambia. Imola sorniona e con Castagna solo davanti a Tondi si fa ipnotizzare dall’estremo difensore milanese. Poi al 7’53” l’ammonizione ad uno spento Marcio e il via di nuovo all’arrembata del Milano che in due secondi (all’8’57”) conclude tre volte da posizione ravvicinata verso la porta imolese. Peverini, Peruzzi e Alan i protagonisti, mentre dall’altra parte il muro difensivo dei ragazzi di Pedrini respinge a fatica. Sul momentaneo 2 a 1 milanese, Mister Pedrini opta a quasi otto minuti dalla sirena finale di far giocare come uomo di movimento il proprio portiere Juninho. Strategia che dà i frutti sperati perché al 12’11” ecco Revert siglare il pari con una bordata da posizione centrale e dalla distanza (forse sfiorata da Loper Escobar di tacco). E’ ora che Milano si smarrisce e ha le idee poco chiare. Menini e Monti si fanno ammonire in una manciata di secondi, mentre al 18’22” accade il patatrac con Revert che viene clamorosamente lasciato andare in una penetrazione centrale senza palla da Peverini. Servito da un compagno, lo spagnolo non fa fatica a depositare in rete. Il 3 a 2 obbliga Sau a inserire Esposito come uomo di movimento al posto di Tondi. Peruzzi coglie un palo clamoroso al 18’40” e Milano tenta invano di assediare l’ottima difesa imolese. Ne arriva così, al 19’59”, la rete di Lopez Escobar che a porta libera mette in sigillo il risultato (4 a 2) e i tre punti. Che dire: non è stata una gara spettacolare, anzi, a tratti contratta da entrambe le parti, forse per la posta in palio visto il risultato del Came Dosson poche ore prima. Milano ha disputato la sua solita gara, ma ha sbattuto contro il muro di Imola che, a sua volta, è riuscito a capitalizzare gli errori dei milanesi. Peccato davvero per Milano che aveva preparato bene questa gara. Ora i ragazzi di Sau devono raccogliere la delusione e mutarla in rabbia e determinazione per vincere sull’ostico campo del Came Dosson primo in classifica proprio con Imola.