Un Milano C5 irriconoscibile, senza mordente, quello visto a Cornaredo contro il Real Arzignano. I biancorossi sono usciti sconfitti per 8 a 5 evidenziano un calo psicofisico già visto, almeno in parte, nel turno precedente contro il Carré Chiuppano. Anche gli arbitri, per dirla tutta, ci hanno messo del loro con cartellini e un metro di giudizio non adatto alla categoria. Con questa sconfitta l’armata biancorossa si assesta al momentaneo terzo posto, con un’Imola che zoppica, mentre il Came Dosson col minimo sforzo passa in testa nell’arco di due giornate. Il distacco di soli 2 punti fra le tre squadre offre la possibilità di accedere direttamente alla massima serie solo a chi avrà più continuità di risultati. Ma se Milano non si fa presto un esame di coscienza per cercare di trovare la retta via, l’unico obiettivo rimangono di playoff (che è poi quello annunciato ad inizio stagione dalla dirigenza biancorossa). Ma andiamo alla gara: Milano si presenta al completo e col quintetto iniziale che vede in campo Tondi tra i pali, e il poker brasiliano costituito da Silveira, Menini, Alan e Peruzzi. Risponde il Real Arzignano con Urbani in porta, capitan Marcio, Major, Yabre e l’ex di turno, nonché capocannoniere del girone A, Fabrizio Amoroso. Ed è proprio quest’ultimo ad apire le danze dopo appena 12 secondi. Da una situazione su calcio d’angolo, il bomber dei vicentini si fa trovare pronto al tiro battendo Tondi. L’1 a zero non scuote Milano che resta imbambolato. Così Amoroso al 25′ secondo impegna ancora la difesa milanese, ma poi, al 1’35” raddoppia con una perfetta puntata. Solo sul gap per 2 a zero i meneghini si svegliano e così Menini, al 2’04”, accorcia le distanze approfittando di una corta respinta del portiere ospite Urbani su botta di Peruzzi. Dopo il giallo a Silveira (2’53”) per fallo su Amoroso, che accende qualche scintilla tra i due giocatori, Milano potrebbe impattare al 5′, ma Alan, a porta libera e a pochi centimetri dalla linea di porta, calcia clamorosamente sul palo! Gol sbagliato gol subito, come per la più classica delle regole del calcio. Lucas al 7’03” da azione su rimessa laterale di Marcio devia al volo nel cuore dell’area milanese e coglie impreparato Tondi (3-1). Passano poche manciate di secondi ed ancora Amoroso firma la sua tripletta (8’10”) grazie al prezioso sostegno del compagno Castilla. Ma non è finita. Il Real Arzignano entra come un coltello nel burro nella difesa della squadra di Sau e al 10’21” giunge la cinquina vicentina con Yabre, anche se questa rete è viziata da una irregolarità accaduta pochi secondi prima ai danni di Milano. Ne seguono le proteste di Luca Peverini (ammonito) e quelle di Mister Sau (allontanato da una imbarazzante arbitro Sue Ellen Salvatore di Gallarate). Anche Peruzzi, cinque secondi più tardi, finisce sui taccuini degli arbitri con la gara che si fa più nervosa non tanto per colpa degli avversari, ma per una direzione di gara poco lucida. Intanto Milano tenta una reazione di rabbia inserendo anche l’uomo di movimento a 5’16” dal termine della prima frazione di gioco, con Esposito che fa la staffetta con Tondi. Ne frutta il 2 a 5 al 16’11” di nuovo con Menini. Al 17’05” giallo anche per Esposito per fallo, ma Milano sussulta con Silveira, Menini e Peruzzi, ma le loro conclusioni non danno l’esito sperato, mentre il Real Arzignano, a porta vuota, non centra lo specchio con Amoroso e Castilla. Termina così, sul 5-2 per i vicentini il primo tempo. Nella ripresa Milano parte bene perché al 1’49” Marcio commette un fallo di mano nella propria area di rigore e viene ammonito. Il conseguente penalty viene trasformato da Alan. I biancorossi iniziano a giocare con un certo criterio, completamente all’opposto del primo tempo, e trovano il quarto gol con Silveira al 4’47”. Sull’ottima azione sulla banda sinistra di Alan quest’ultimo pesca sul secondo palo il compagno che non ha difficoltà a ribadire in rete. Il 4-5 milanese riaccende le speranze, ma solo in parte, perché al 5’02”, cioè dopo soli 15 secondi, Lucas fulmina un Tondi apparso frastornato con un missile terra-aria da circa 13 metri e che si va ad infilare all’incrocio dei pali. Allora Milano ritenta la rimonta ma la traversa dice no a Menini, mentre Silveira e Amoroso pensano bene di beccarsi in campo e finire anzitempo sotto la doccia (6’51”). Intanto il secondo tecnico biancorosso, Bianchi, su indicazioni di Sau, sostituisce Tondi con Bosetti, ma la sostanza poco cambia anche se il sostituto fa bene in un paio di uscite e deviazioni. Il Real Arzigano però allunga, di nuovo con Yabre che conferma tutta la sua prestanza fisica con un coast to coast sulla banda di destra che vede superare Luca Peverini prima e Bosetti in uscita poi piazzando la palla in rete per il 7-4. A questo punto i padroni di casa tornano all’uomo di movimento (staffetta Luca Peverini con Bosetti), che frutta il 5 a 7 al 14’48” siglato da Peruzzi con un facile piattone. Intanto il Real Arzignano si chiude e attende. Lucas sbaglia una rete facile facile a porta libera, mentre il compagno Tres non sbaglia al 18’28” chiudendo la gara sul definitivo 8-5. Che dire: Milano irriconoscibile, soprattutto nel primo tempo. L’approccio errato dei ragazzi di Sau sono costate cinque reti nei primi 10 minuti e 21 secondi. Poi ci sono messi anche gli arbitri a complicare la gara biancorssa (arbitri non all’altezza di una gara di serie A2, e forse anche di B). Il nervosismo che ne è scaturiro e la poco lucidità sottoporta hanno affossato i milanesi. Dalla parte, invece, il Real Arzignano con questo exploit respira una boccata di ossigeno in chiave salvezza. Prossimo turno per Milano ad Aosta, fanalino di coda del girone, come lo era il Carré Chiuppano col quale i milanesi hanno pareggiato 5-5 lo scorso 23 gennaio. Quindi, ragazzi, attenzione e torniamo a vincere!