Milano festeggia pur perdendo contro l’Arzignano il return match di semifinale playoff di serie A2. Sembrerà paradossale ma è così grazie alla somma di gol realizzati nelle due semifinali che sorridono a capitan Esposito e compagni. Per i biancorossi, infatti, è bastato vincere a Tezze 4-2 sabato 22 aprile e poi perdere 2-1 a Sedriano per raggiungere una storica finale (andata a Sedriano sabato 6 Maggio contro Eboli). Grande gioia per la squadra guidata da Mister Daniele Sau che rende questa stagione ancor più positiva se ci si aggiungono la finale di Coppa Italia di A2 disputata a Martina Franca e, ovviamente, il secondo posto nel girone A nella regular season. Ora, però, ci sono da disputare 80 minuti effettivi contro Eboli che segnano l’ostacolo più duro per cercare di raggiungere la massima serie nella prossima stagione. Ma andiamo per ordine.
A Sedriano folta presenza di pubblico (circa 500 spettatori) per questo importante appuntamento in cui il Milano si presenta con tutti gli effettivi, mentre nell’Arzignano pesa sempre l’assenza, così come all’andata, di Fabrizio Amoroso che dovrebbe tornare sul parquet dal prossimo settembre. Quintetti di partenza con Milano che schiera Tondi tra i pali, ultimo Luciano Mendes, laterali Alan e Fantecele e in avanti Migliano Minazzoli. Rispondono i veneti, allenati da Cristian Stefani, con Urbani in porta, Marcio ultimo, Negro e Major sulle bande e in avanti il rientrante Yabre. A dirigere il confronto Gino Simonazzi di Reggio Emilia e Chiara Perona di Biella.
Inizio in sordina per entrambe le squadre anche se i veneti appaiono più aggressivi rispetto ai padroni di casa lombardi. Non ne viene fuori un granché dal punto di vista dello spettacolo e tantomeno per le occasioni da gol. Qualche sussulto ma niente che possa preoccupare la normale amministrazione dei due portieri Tondi e Urbani. A scrivere qualcosa sul taccuino ci pensa il biancorosso Juanpe al 9’48” ma la sua conclusione dà solo l’illusione del gol visto che la palla colpisce l’esterno della rete della porta dell’Arzignano. Qualche secondo più tardi è Manzalli a scaldare Tondi che risponde bene. E così anche Major all’11’ con un tiro molto pericoloso ma che non inquadra lo specchio della porta milanese. Ancora Major, poco più tardi, impegna Tondi che devia in fallo laterale il potente tiro di uno degli elementi più importanti e fantasiosi della rosa di Stefani.
All’11’45” l’Arzignano è già al 5° fallo commesso il che conferma come la veemenza di capitan Marcio e compagni qualche volta sia sfociata in esuberanza o autentico agonismo. Ma ciò non toglie la concentrazione all’Arzignano che al 12’26” passa in vantaggio grazie a Felipe Manzalli. L’azione del gol nasce da una rimessa laterale in attacco scaricata nel cuore dell’area del Milano e che vede Tondi non riuscire a trattenere la sfera tra le proprie mani dando la possibilità a Manzalli di recuperare il possesso e, con una bella torsione, di concludere lo specchio della porta infilando l’angolino.
Il vantaggio esterno non scuote Milano. La reazione non si vede, ma affiora più nervosismo. Ghezzi si fa ammonire, e dopo di lui il veneto Rosa, e poi Migliano Minazzoli commette il 5° fallo del Milano a poco meno di tre minuti dall’intervallo. Al 17’52” Juanpe, positiva la sua partita, duetta con Alan con quest’ultimo che scarica sul secondo palo, ma lo stesso Juanpe arriva leggermente in ritardo concludendo di poco fuori. Colpo di scena a 30 secondi dalla sirena. Milano commette il 6° fallo e dal dischetto dei 10 metri per l’Arzignano di presenta capitan Marcio che non fallisce il bersaglio realizzando il raddoppio che permette ai ragazzi di Stefani di tornare in corsa per la qualificazione.
Al termine del primo tempo, quindi, il 4-2 del Milano a Tezze di sette giorni prima viene vanificato dal momentaneo 2-0 dell’Arzignano in quel di Sedriano, il che fa presupporre una ripresa ricca di emozioni. E così sarà. Intanto Sau catechizza i suoi giocatori e questi non lo deludono. La ripresa si apre con protagonista Fantecele che al 2’30” conclude di piatto ma Urbani si supera e respinge l’insidia. Al 2’50” è capitan Esposito, schierato nel quintetto base della ripresa, che al volo spaventa l’estermo difensore vicentino che repinge e dà il via all’azione costruita da Major che sfiora il 3-0 se Tondi non fosse uscito dai pali chiudendo uno spazio. Al 4’56” ancora Fantecele che impegna Urbani, mentre lo stesso brasiliano si vede la palla respinta sulla linea di porta al 5’11” dal mento di Santana e con Urbani ormai battuto.
La porta dell’Arzignano sembra quindi stregata per Milano che vuole assolutamente il gol per tornare nella retta via della qualificazione. E a questo ci pensa Gabriele Migliano Minazzoli al minuto 6’49” quando, su azione di calcio d’angolo, il tiro/scarico di Juanpe sul secondo palo incrocia proprio l’ex Cornaredo che devia da rapace in rete. L’1-2 dei biancorossi fa esplodere di gioia il PalaSedriano ringalluzzendo un Milano fin qui più reattivo rispetto al primo tempo, ma anche meno efficace e concreto in fase conclusiva. A questo punto è l’Arzignano che deve esporsi e lo fa con Santana che al 7’38” colpisce il palo esterno alla destra di Tondi. Dall’altra parte, invece, è Esposito che a tu per tu con Urbani non riesce a far meglio che sparargli addosso una conclusione che forse era meglio piazzare all’angolino, mentre Gargantini, pochi secondi dopo, con una conclusione di punta costringe Urbani ad una complicata deviazione sopra la traversa. Mister Stefano, a 7’41” dalla fine opta per l’uomo di movimento con l’alternanza tra Urbani e Santana. Non ne viene fuori nulla di che…
Ma i pezzi migliori del confronto arrivano prima da Fabio Tondi quando, al 14’52”, tiene a galla Milano prodigandosi in una deviazione che ha del miracoloso su conclusione velenosissima dell’attivo Manzalli, e poi dal coast to coast da applausi di Andrè Fantecele che si beve tutti o quasi gli avversari dalla propria area di rigore fino al limite di quella avversaria per poi giungere ad una brutta conclusione, dovuta forse alla poca lucidità, davanti al “portiere” Santana. Peccato.
A 41 secondi dal termine Milano commette il 5° fallo, e a 18″ anche l’Arzignano fa cinque, ma i giochi ormai sembrano fatti e Milano, pur sconfitto, passa in finale. Che dire: partita brutta, forse ci si aspettava di più dal Milano, mentre l’Arzignano, avendo poco da perdere dopo il risultato dell’andata, ha cercato di fare il miracolo… quasi riuscendoci. Per Stefani, capitan Marcio e tutti gli altri, eliminazione a testa altissima! Ora Sau dovrà meditare per il prossimo sabato come impostare la sua squadra. L’Eboli è una compagine molto forte, con elementi di assoluta qualità nella propria rosa e con un tecnico, Ronconi, di notevole esperienza. Ma non ci sono favoriti: Milano e Eboli se la giocheranno 50/50.
Foto: Alla sirena finale i festeggiamenti dei giocatori del Milano con i propri tifosi (Marco Dughetti)
Data | Casa | Lontano | |
---|---|---|---|
Leonardo | 1 - 4 | Mantova | |
Hellas Verona | 3 - 2 | Aosta | |
Arzignano | 1 - 3 | 360 GG | |
Città di Sestu | 0 - 4 | Lecco | |
MILANO | 2 - 5 | Altovicentino | |
Saints Pagnano | 7 - 0 | Monastir Kos |
Pos | Squadra | P | Pts |
---|---|---|---|
1 | ![]() | 20 | 48 |
2 | ![]() | 19 | 46 |
3 | ![]() | 20 | 40 |
4 | ![]() | 19 | 38 |
5 | ![]() | 19 | 34 |
6 | ![]() | 20 | 30 |
7 | ![]() | 19 | 27 |
8 | ![]() | 19 | 25 |
9 | ![]() | 20 | 25 |
10 | ![]() | 19 | 18 |
11 | ![]() | 19 | 14 |
12 | ![]() | 20 | 12 |
13 | ![]() | 19 | 1 |